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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 10 giugno 2016

ECCO LO STADIO DELLA ROMA/2 - I COSTI

La scaletta dei tempi è davvero stretta: Stadio di Tor di Valle pienamente operativo per il 28 agosto 2019. Lo scrive nero su bianco la As Roma nel progetto definitivo consegnato, lo scorso lunedì 30 maggio, in Campidoglio e, in copia conforme, alla Regione Lazio e che Il Tempo svela oggi in anteprima.



Pronti a giocare nel nuovo impianto per la stagione 2019-2020, anche se parte dei cantieri proseguiranno fino al 2022.
Andiamo per ordine.
Il 30 maggio scorso, la Roma ha portato 72 scatoloni in Comune e in Regione. Dentro, il progetto definitivo dello Stadio di Tor di Valle. Cinquantacinque mila pagine, 4795 file, accompagnati da una relazione generale e una serie di allegati.
Nel quinto volume c’è il file su cronoprogramma e costi previsti dalla Roma. 




Prima riga: lo Stadio va completato “al più presto, con l’obiettivo di rendere la struttura disponibile per la stagione calcistica 2019-2020”. Poiché tutte le “opere di interesse generale dovranno essere realizzate contestualmente”, quindi, viene elaborato un “programma che consente di arrivare a questo obiettivo tenendo in conto aspetti di natura procedurale, logistica, costruttiva, modalità di appalto”. 
Per poter arrivare all’obiettivo ambizioso prefissato” di esser pronti per la stagione 2019-2020, occorre “risolvere le maggiori criticità” e cioè “il rispetto dei tempi di convenzionamento dalla consegna del Progetto Definitivo, la certezza dei tempi nella realizzazione delle opere pubbliche e la possibilità di anticipare il più possibile le opere propedeutiche nel rispetto dei vincoli esistenti”. 
Il Tempo svela oggi opera per opera, le date previste dalla Roma per realizzare l’intero complesso.
Per compiere quest’opera quasi ciclopica, la Roma, nelle carte, stima una presenza media di operai pari a 2.100 unità fino al 2019 e di 600 dal 2019 al 2022 con picchi di 3600 operai nella prima fase e di 900 nell’ultima. In totale, sono previsti 140mila viaggi su camion con 4 milioni di tonnellate di materiali in ingresso e un monte ore lavorate pari a 17milioni
Ma quanto costa, secondo i calcoli contenuti nel progetto definitivo, tutto questo?
Il costo totale è previsto in 1 miliardo, 656milioni, 962mila e 616 euro più Iva.



E la prima sorpresa emerge guardando la voce del costo delle opere a compensazione delle cubature aggiuntive riconosciute dal Campidoglio nella delibera di pubblico interesse. Il Comune le ha stimate in 195 milioni di euro più spicci, la Roma ha portato questa cifra a poco più di 223milioni, ben 28 milioni in più. Le “opere a standard”, quelle obbligatorie per legge (fogne, servizi e sottoservizi, strade, parcheggi) si portano via 129 milioni e mezzo, mentre quelle da realizzare con contributo del costo di costruzione (una sorta di tassa che si paga al Comune sotto forma di opere invece che in contanti) impegnano poco meno di 15 milioni. In totale, quindi, tutte le opere pubbliche costano 367 milioni 374 mila euro cui va sommato il costo degli oneri per la sicurezza, le spese tecniche e gli espropri. Il totale generale delle opere pubbliche, quindi, lievita a oltre 445 milioni più Iva.




Le opere private (comparto A: Stadio, Trigoria, Roma Village; comparto B: Convivium; comparto C: le tre torri con le piazze e l’hotel) costano, compresi oneri per la sicurezza e spese tecniche, 1 miliardo e 211 milioni di euro. Fatti i conti, quindi, in termini percentuali il peso delle opere pubbliche è pari al 27% del valore totale dell’investimento. 

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