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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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lunedì 12 febbraio 2018

IMPIANTI SPORTIVI, PRONTO IL BANDO DELLE POLEMICHE


L’obiettivo è quello di chiudere stamani la prima parte dell’iter di approvazione del nuovo Regolamento per gli Impianti sportivi comunali con il voto favorevole in Commissione e di portare il testo al voto di adozione definitiva in Aula Giulio Cesare. 
I concessionari dei 165 impianti sportivi comunali sono sul piede di guerra: qualcuno è moroso ma tutti gli altri hanno effettuato investimenti cospicui per migliorare le strutture perché in cambio avevano ottenuto proroghe della concessione. Proroghe che ora sono tutte a rischio: per i 5Stelle, stando ai testi del Regolamento che circolano, niente più proroghe. Ma solo appalti. E pazienza se chi ha le concessioni ha speso centinaia di migliaia di euro. 
Certo, molti concessionari hanno utilizzato il sistema “proroga in cambio di lavori” per farsi prolungare le licenze di concessione e qualcuno ha anche fatto un po’ il furbo ma per almeno 8 casi su dieci si tratta di grandi investimenti di impianti dove i romani vanno a tariffe agevolate e non concorrenziali e che, quindi, tariffe basse e canone al Comune, richiedono anni per rientrare. Proroghe che prima erano legittime e riconosciute e che ora, applicando il codice degli appalti quasi che i concessionari sportivi fossero fornitori di autobus o manutentori di strade, i pentastellati vogliono eliminare. 
Un Regolamento che, per altro, se non interverranno emendamenti, prevede anche dei buchi normativi: potranno partecipare ai bandi solo le società iscritte al Coni. Rimarrebbe fuori il più grande fra gli impianti sportivi comunali, quello di Capannelle, visto che l’ippica (trotto e galoppo) viene fatta da società per legge iscritte negli elenchi del Ministero dell’Agricoltura e non del Coni, dove invece sono iscritte le società che fanno sport equestri (ad esempio i concorsi di piazza di Siena). Per cui, chi ha capacità e, forse, la struttura economica per sostenere l’Ippodromo di Capannelle non potrà partecipare al bando. 
Un Regolamento che, per giunta, non viene presentato dalla Giunta: l’assessore allo Sport, Daniele Frongia, è rimasto prudentemente defilato, lasciando che il suo “uomo forte” in Consiglio, Angelo Diario, ci mettesse la faccia. Tanto che, infatti, quando entrerà in discussione in Aula Giulio Cesare, si tratterà di una delibera di iniziativa di un singolo consigliere pur trattandosi di un tema delicato come quello di un Regolamento. Prassi questa che i 5Stelle stanno seguendo su molte materie e che apre anche il quesito sulla regolarità di uffici della Giunta che finiscono per lavorare per i consiglieri. 

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